Novena di Natale per giovani – 16 Dicembre

 Presentazione

Ci sono motivetti che ritornano ogni anno, a Dicembre, quando il Natale è vicino e quando le lucine colorate illuminano le nostre strade e le nostre case. “A Natale siamo tutti più buoni”, “a Natale puoi fare ciò che non hai fatto mai”, … e poi, una volta che il Natale è passato, ci ritroviamo con buoni propositi in mano, con l’impressione che nulla è cambiato, anzi, forse realmente nulla è cambiato!

Il problema è che siamo cristiani dalla memoria corta ed il ricordo annuale del natale non ci ricolloca al centro di quel mistero grande che nel Natale (con la N maiuscola) si celebra. Perché il Natale dovrebbe farci fare le cose che non abbiamo mai fatto? Perchè il Natale dovrebbe renderci più buoni? Perché Dio è lì, si è fatto vicino, si è incarnato! Non possiamo più far finta di non vedere! Il gesto di amore che è l’incarnazione diventa così evidente da non poter più far finta di nulla! Dio ci ha scelti, ed è per noi la proposta di scegliere Dio!

Il Verbo di Dio che si incarna non è un fatto importante solo per circa 2000 anni fa… Ma il fatto che questo Verbo “venne” ad abitare in mezzo a noi ci permette di vivere ancora oggi la grazia che scaturisce da quella venuta. Il Verbo è la Parola e quella Parola possiamo ascoltarla anche oggi! Se solo tutti fossimo capace di vivere il Vangelo, la Storia sarebbe una storia bellissima, senza cronaca nera, ma solo carica di gioia che la vita potrebbe donarci!

E così abbiamo provato a pensare a come sarebbe andata la giornata di tante vittime del 2018 se solo tutti avessimo vissuto il Vangelo fino in fondo. Sono racconti che ci faranno comprendere che forse la scelta del Vangelo potrà farci cambiare la storia, forse il Natale potrà segnarci e ci renderà realmente più buoni!

Tutti i giovani vengono radunati nel luogo della  preghiera che è in penombra. Viene messo in risalto con delle lampade e delle luci solo il luogo in cui verra allestito il presepe. In tale luogo viene collocata solo la capanna.

 

VORREI UNA CASA. VORREI UNA FAMIGLIA

C – Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

T – Amen

C – Iniziamo con gioia la preparazione al Santo Natale. Il Signore prepari i nostri cuori ad accogliere il Verbo eterno del Padre.

(seduti)

G – Oggi la memoria ci fa tornare indietro, al 19 ottobre 2018. Desirè Mariottini, la sedicenne di Cisterna di Latina, viene trovata senza vita in uno stabile abbandonato in via dei Lucani nel quartiere di San Lorenzo.

T –

Vieni di notte,

ma nel nostro cuore è sempre notte:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio,

noi non sappiamo più cosa dirci:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine,

ma ognuno di noi è sempre più solo:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, Figlio della pace,

noi ignoriamo cosa sia la pace:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci,

noi siamo sempre più schiavi:

E dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a consolarci,

noi siamo sempre più tristi:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a cercarci,

noi siamo sempre più perduti:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, tu che ci ami:

nessuno è in comunione col fratello

se prima non è con te, o Signore.

Noi siamo tutti lontani, smarriti,

né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo.

Vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.

(David Maria Turoldo)

(in piedi)

Dal fondo del luogo della preghiera viene introdotta la Parola di Dio, mentre si canta un canto adatto. Viene posta su un leggio dal quale si da lettura del vangelo.

Dal vangelo secondo Luca (2,1-7)

1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

Alla fine della lettura del Vangelo il luogo della preghiera si illumina, il Vangelo viene posto al centro della Capanna e tutti tornano a sedere.

(seduti)

G – Sarebbe stato Natale anche per la piccola Desirè, se solo quella ricerca di un luogo di riferimento, un luogo che le parlasse di casa, di famiglia, non si fosse arenata nell’inferno che la porterà alla morte. Se solo tutti avessero vissuto il Vangelo, quel 19 ottobre sarebbe andato diversamente. Leggiamo la pagina di diario che Desirè avrebbe scritto se tutto questo non fosse successo.

L –

19 Ottobre 2018

Caro Diario, sono Desirè! E come ogni giorno mi ritrovo ad affidarti i miei pensieri. Non so perchè lo faccio e se mai mi troverò a rileggere queste pagine. Ma in fondo mi fa stare bene. Non ho nessuno a cui affidare i miei pensieri, sono attorniata da tanta gente, ma allo stesso tempo sono sola. Mi sembra che a chi mi sta vicino non importi nulla di me, vicini ma lontani. è così che sento la mia famiglia e i miei amici. E così mi rifugio in te, … non solo in te a dir la verità.

Riesco forse a trovare ciò che mi serve in quel casolare abbandonato di via San Lorenzo. So che non è il massimo, so che non mi fa bene, ma so che per qualche ora mi distraggo non penso a nulla. A 16 anni è strano fare quello che faccio io, ma ormai papà si è rassegnato all’idea! Gli amici che frequento non gli sono mai piaciuti, perché dice che sono ‘’strani’’! Ma io con loro mi trovo bene e mi diverto perché mi fanno provare sempre cose nuove. A dir la verità non piacciono neanche a mia cugina e ieri ne ho avuto la prova.

Ieri sera ero con lei e i miei “amici” mi aspettavano per passare insieme una serata come tutte le altre. Mia cugina, però, ha insistito perchè passassimo la serata insieme: pizza, film e chiacchere! Mi sarebbe piaciuto andare lì, ma ho come il presentimento che mia cugina mi ha salvato! In fondo mi è servito, le ho parlato un po’ di me, mi sono sfogata. Tornata a casa ho dato un bacio ai miei genitori. Ho iniziato a vederli con occhi diversi… ho iniziato a vedermi con occhi diversi.

Ora provo a dormire! A domani!

(a cura di Giulia e Alessandra)

Si lascia un tempo per il silenzio. Alla fine si legge insieme il salmo di lode.

SALMO 84

L’anima mia anela

e desidera gli atri del Signore.

Il mio cuore e la mia carne

esultano nel Dio vivente.

Anche il passero trova una casa

e la rondine il nido

dove porre i suoi piccoli,

presso i tuoi altari,

Signore degli eserciti,

mio re e mio Dio.

Beato chi abita nella tua casa:

senza fine canta le tue lodi.

Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio

e ha le tue vie nel suo cuore.

C – Ricevete la Parola di Dio, consegnatela ai vostri amici, fate in modo che la Storia possa cambiare ancora e che il Vangelo cammini sul vostro impegno.

Mentre si esegue un canto, vengono consegnati ai giovani tre fogli con un brano del Vangelo da consegnare ad altri tre giovani. è un invito a vivere il Natale e a segnare positivamente la Storia.

C – Sperando che tutti trovino una casa sicura, una famiglia accogliente, un cuore che ama, … Rivolgiamoci al Padre con la preghiera che Gesù ci ha insegnato, perchè lo sentiamo come nostro rifugio

T – Padre nostro

C  – Preghiamo

O Dio, fonte della vita e della gioia, rinnovaci con la potenza del tuo Spirito, perché corriamo sulla via dei tuoi comandamenti, e portiamo a tutti gli uomini il lieto annunzio del Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te

C – Benediciamo il Signore

T – Rendiamo grazie a Dio

Brano del Vangelo da Consegnare

Vivi davvero…

vivi il Vangelo nella tua vita…

Cambia la storia…

Dal Vangelo secondo Giovanni (15, 9-17)

Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Amatevi gli uni gli altri

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

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