Novena di Natale per giovani – 20 dicembre

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Tutti i giovani vengono radunati nel luogo della  preghiera che è in penombra. Viene messo in risalto con delle lampade e delle luci solo il luogo in cui è stata collocata la capanna. In tale luogo vengono collocate anche l’asinello.

C – Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

T – Amen

C – Continuiamo il nostro cammino di preparazione al Santo Natale. Il Signore prepari i nostri cuori ad accogliere il Verbo eterno del Padre.

(seduti)

G – Il 14 agosto 2018, un tratto del ponte che sovrasta il quartiere genovese Sampierdarena crolla improvvisamente, provocando 43 vittime tra quanti transitavano sul ponte e quanti vi lavorano nell’area sottostante.

T –

Vieni di notte,

ma nel nostro cuore è sempre notte:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio,

noi non sappiamo più cosa dirci:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine,

ma ognuno di noi è sempre più solo:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, Figlio della pace,

noi ignoriamo cosa sia la pace:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci,

noi siamo sempre più schiavi:

E dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a consolarci,

noi siamo sempre più tristi:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a cercarci,

noi siamo sempre più perduti:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, tu che ci ami:

nessuno è in comunione col fratello

se prima non è con te, o Signore.

Noi siamo tutti lontani, smarriti,

né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo.

Vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.

(David Maria Turoldo)

(in piedi)

Dal fondo del luogo della preghiera viene introdotta la Parola di Dio, mentre si canta un canto adatto. Viene posta su un leggio dal quale si da lettura del vangelo.

Dal vangelo secondo Marco (6,2-3)

Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.

Alla fine della lettura del Vangelo il luogo della preghiera si illumina, il Vangelo viene posto al centro della Capanna e tutti tornano a sedere.

(seduti)

G – Alberto Fanfani e Marta Danisi avrebbero vissuto un Natale, come quello che ogni anno preparavano e pensavano insieme. Sarebbero partiti magari per una vacanza, se solo tutti avessero vissuto il loro lavoro come servizio, se solo tutti avessero vissuto il Vangelo. Leggiamo la pagina che Antonio avrebbe scritto…

L –

14 agosto 2018

Questa mattina è successo un fatto insolito. Stavo accompagnando Marta al lavoro. Lei ogni giorno si recava ad Alessandria per svolgere il suo lavoro di infermiera. Erano le 11,36 e il ponte Morandi, quel ponte che ogni giorno da anni ho percorso, è crollato. Un forte boato. Sembrava l’esplosione di una bomba nucleare. Per fortuna non è successo nulla di grave. Il traffico era stato dirottato da tempo su di un’arteria alternativa, l’area sottostante evacuata da mesi. Solo un grande polverone. E pensare che sarebbe bastato un nulla per non esserci più, per non realizzare più i nostri sogni, … e con noi chissà quanta gente. La cura di tecnici e politici ci ha permesso di vivere ancora e di essere qui a scriverti come ogni sera. Quel matrimonio fissato nel maggio 2019 non l’avremmo mai celebrato. Ora sposerò Marta, insieme costruiremo la nostra bellissima famiglia, insieme supereremo tutte le difficoltà. Solo una parola: grazie!

(a cura di Alessandra e Cosimo)

Si lascia un tempo per il silenzio. Alla fine si legge insieme il salmo di lode.

SALMO 18

Ti amo, Signore, mia forza,

Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,

mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;

mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.

Invoco il Signore, degno di lode,

e sarò salvato dai miei nemici.

Mi circondavano flutti di morte,

mi travolgevano torrenti infernali;

già mi avvolgevano i lacci degli inferi,

già mi stringevano agguati mortali.

Nell’angoscia invocai il Signore,

nell’angoscia gridai al mio Dio:

dal suo tempio ascoltò la mia voce,

a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido.

C – Ricevete la Parola di Dio, consegnatela ai vostri amici, fate in modo che la Storia possa cambiare ancora e che il Vangelo cammini sul vostro impegno.

Mentre si esegue un canto, vengono consegnati ai giovani tre fogli con un brano del Vangelo da consegnare ad altri tre giovani. è un invito a vivere il Natale e a segnare positivamente la Storia.

C – Non si può servire Dio e il denaro, ci ricorda il Vangelo. Fino a quando non sceglieremo Dio sopra ogni cosa ci sarà sempre chi soffrirà le conseguenze delle nostre scelte. Donaci un cuore che ama. Preghiamo con la preghiera che Gesù ci ha insegnato.

T – Padre nostro

C  – Preghiamo

Tu hai voluto, o Padre, che all’annunzio dell’angelo la Vergine immacolata concepisse il tuo Verbo eterno, e avvolta dalla luce dello Spirito Santo divenisse tempio della nuova alleanza: fa’ che aderiamo umilmente al tuo volere, come la Vergine si affidò alla tua parola. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

C – Benediciamo il Signore

T – Rendiamo grazie a Dio

Brano del Vangelo da Consegnare

Vivi davvero…

vivi il Vangelo nella tua vita…

Cambia la storia…

Dal Vangelo secondo Giovani (8,31-36)

«Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: «Diventerete liberi»?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.

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